Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL
Le parole del Presidente del Consiglio contro la scuola pubblica sono eversive perché mirano a cancellare la libertà d’insegnamento. È un ulteriore attacco ai valori della Costituzione per sostituirli con i suoi interessi privati. Appare chiaro, da quelle farneticanti parole, come le controriforme del Ministro Gelmini mirino unicamente a distruggere l’istruzione pubblica e la libertà nelle scuole e nelle università pubbliche. Un presidente del Consiglio e un Governo moralmente impresentabili non hanno alcun diritto di attaccare il diritto allo studio e la dignità dei docenti.
Risponderemo con lo sciopero generale del 6 maggio e con una mobilitazione immediata nelle scuole e nelle università.
Sappia Berlusconi che non riuscirà a trasformare gli insegnanti in suoi portavoce o nelle veline delle sue televisioni.