La FLC CGIL ha proclamato un’ora di sciopero nei comparti della scuola statale e dell’AFAM
Prosegue la mobilitazione della FLC CGIL per chiedere di fermare i tagli e promuovere una politica di investimenti nei settori della conoscenza.
Chiediamo vere riforme per la scuola e l’università, non tagli e riduzioni del diritto allo studio. Chiediamo serie politiche per il reclutamento del personale e non la precarietà elevata a sistema. Chiediamo che la ricerca venga considerata, come avviene in tutti i paesi evoluti, leva per lo sviluppo e non un ramo secco da potare. Chiediamo che sia riconosciuta dignità al lavoro, valorizzate le professionalità, ripristinato il diritto al contratto, garantite le elezioni delle RSU.
Chiediamo che non sia tolto il futuro alle nuove generazioni, che siano ascoltate le centinaia di migliaia di studenti che manifestano in modo civile e pacifico, che non cada nel vuoto la voce allarmata che viene dalle tante università occupate, dai tetti delle facoltà dove manifestano ricercatori, mondo accademico e della cultura. “Con la cultura non si mangia” è l’arrogante e ottusa dichiarazione del Ministro dei tagli, ma che senza cultura è più facile essere in balia della precarietà, in alcune zone del paese anche della criminalità organizzata, si arresta la mobilità sociale e, soprattutto, la cultura rende liberi.E’ di questo che ha paura questo governo e per questo esprimiamo tutta la nostra sfiducia verso di loro e verso le loro politiche regressive, che rendono oscuro l’orizzonte del Paese, che ne minano la credibilità internazionale, precarizzano il futuro.
Per questo non ci rassegniamo e non perdiamo la fiducia che un’altra strada è possibile.