La FLC CGIL proclama lo stato d’agitazione di tutto il personale del comparto scuola statale

La scuola vive un momento particolarmente difficile. Le politiche del Governo, attraverso tagli pesantissimi di risorse finanziarie e professionali, accelera il processo di destrutturazione del sistema di istruzione pubblica, impoverendo la qualità dell’offerta formativa e provocando drammatiche conseguenze occupazionali.

La scuola secondaria superiore è ormai allo sbando nella incertezza più assoluta rispetto al suo futuro. Abbiamo espresso un giudizio fortemente negativo sui regolamenti per il riordino dei licei, degli istituti tecnici e professionali.

Con una lettera inviata ai gruppi parlamentari abbiamo ribadito la necessità del rinvio del processo di riorganizzazione della scuola secondaria superiore, nella considerazione che ormai i tempi per una corretta programmazione e per le attività di orientamento sono abbondantemente scaduti.

Con la nota operativa per la stesura del programma 2010, emanata dal Miur il 14 dicembre, il governo azzera le risorse per il funzionamento didattico e amministrativo delle istituzioni scolastiche e riduce anche i costi per le ditte che effettuano la sorveglianza e le pulizie, determinando il peggioramento del servizio, il licenziamento dei lavoratori degli appalti e maggiori carichi di lavoro per i collaboratori scolastici che hanno già subito pesanti tagli di organico.

Per questi motivi la FLC CGIL ha deciso di proclamare lo stato d’agitazione di tutto il personale docente e ATA del comparto della scuola pubblica.

Nei prossimi giorni definiremo nel dettaglio tempistica e modalità delle iniziative di mobilitazione.